venerdì 13 giugno 2008

LA PARTITA DELLA VERITA'

Oggi l'Italia affronta l'esame più difficile. La gara più importante. Contro la Romania non si deve sbagliare, l'unica opzione possibile è vincere. E magari sperare in una sconfitta francese. Per continuare la nostra avventura fra le Alpi austro-svizzere si deve ottenere il punteggio massimo. L'esordio è stato un disastro: tre gol dall'Olanda per una bruciante sconfitta che non ammette repliche. Ma la formazione era ancora da sperimentare. Oggi, invece, Donadoni si è deciso a partire con quella marcia in più: Del Piero titolare. E capitano. E probabilmente affiancato da Cassano. Un attacco vivo e vivace. Che dovrà fare solo una cosa: gol. Uno, due, tre. Anche di più, se necessario. Niente finezze, giocate alla Cristiano Ronaldo, ma solo un calcio basato sul vincere. Perchè questo serve. Dobbiamo non fallire l'appuntamento con i nostri "conoscenti" Chivu e Mutu. Una vigilia che scotta: i tanti rumeni in Italia cercheranno di rovinarci la festa. A loro volta, i giocatori rumeni promettono scintille. Le aspettative sono alte.
Speriamo di non fare brutte figure.
Infine vorrei proporvi un articolo letto su SportWeek del 7 giugno, autore Giacomo Papi. Buona lettura.
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Con la psicosi anti-romeno che tira (campi rom assaltati, dibattiti sull'espulsione di massa, grande risalto anche ai furti di caramelle se commessi da uno di Bucarest), l'incontro Italia-Romania, fissato il 13 giugno a Zurigo per l'Europeo, promette scintille. Con questo clima sembra quasi che i nostri debbano scendere in campo terrorizzati, preoccupati per i Rolex lasciati nello spogliatoio e per le Ferrari parcheggiate all'uscita. Alla vigilia, sicuro come l'oro, qualcuno tenterà anche di fare lo spiritoso: "Romania ladrona", "Ladri, non rubate la partita", "Attenti ai gol di rapina", "Arbitro, espellili tutti!", "Difendere il terreno dall'assalto", "Rigore! Rigore!", "Rimandiamoli a casa". Invece sarà, ovviamente, una partita come le altre. Se non la roviniamo prima.
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